lunedì 2 giugno 2014

Orestea

Eschilo
BUR 1980
Traduzione di Manara Valgimigli
Introduzione di Vincenzo Di Benedetto

Testo greco a fronte

Rappresentata nel 458, al culmine dell'egemonia economica e militare di Atene, l'Orestea è l'unica delle trilogie di Eschilo, e di tutto il teatro classico, che ci sia pervenuta per intero. Le tragedie che la compongono - Agamennone, Le Coefore, Le Eumenidi - rappresentano, in tre episodi, un'unica storia, le cui radici affondano nella tradizione mitica dell'antica Grecia: l'assassinio di Agamennone da parte della moglie Clitennestra, la vendetta del l loro figlio Oreste, che uccide la madre, la follia del matricida e  la sua redenzione finale ad opera del tribunale dell'Areopago. Nella vicenda perdura il senso di un destino ineluttabile che preclude al singolo ogni autonomia di azione, ma insieme vi matura una diversa concezione del vivere sociale: quella che sancisce infine, con l'assoluzione di Oreste da parte dei giudici ateniesi, il termine dei conflitti familiari, prospettando l'idea di una libera convivenz
a civile, garantita dalla legge.

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