giovedì 19 giugno 2014

Calore e polvere

Ruth Prawer Jhabvala
Neri Pozza Editore

Traduzione di Anna Lopez Nunes

Romanzo

 India 1923. Piena di speranze e sogni, Olivia lascia l'Inghilterra e giunge in India, a Satipur, come giovane sposa del funzionario britannico Douglas Rivers. Douglas trascorre larga parte del suo tempo al Distretto a servire con zelo la madre patria in quel continente lontano. Olivia si aggira così da sola nella sua grande e anonima casa indiana, con tutte le porte e le finestre serrate per difendersi dal calore e dalla polvere, implacabili a Satipur. Tuttavia, non tarda a scoprire che gli inglesi, che pure dovrebbero condurre una vita avventurosa in India, sono irrimediabilmente, inguaribilmente noiosi. Inevitabile dunque che gli inviti a cena da parte del governatore indiano, un uomo forte e virile, si trasformino in un pensiero destinato a riempire le giornate e il cuore di Olivia. Sedotta dai costumi esotici, dai riti e dalle antiche tradizioni dell'India, Olivia, incurante dello scandalo, si innamora perdutamente del Nawab e fugge nel suo palazzo. Cinquant'anni più tardi, quando i movimenti giovanili occidentali riscoprono l'India come terra della magia e di una condotta di vita alternativa, anche Anne, giornalista inglese, parte per il grande paese orientale. Con sé porta le lettere che Olivia, la prima moglie di suo nonno, scrisse alla sorella Marcia in quegli anni lontani, e la stessa passione e curiosità per quel luogo così misterioso e ammaliante. Per un crudele scherzo del destino, Anne ripercorre le orme di Olivia più fedelmente di quel che avrebbe mai creduto: si innamora di un indiano e intreccia con lui una storia che ha lo stesso esito di quella vissuta da Olivia.

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